Interaction design per lavatrice a secco

I dettagli contano: l’interfaccia touchscreen 10’’ di Eurek per le lavatrici industriali

L’obiettivo in breve

L’esigenza principale del cliente era ottenere un prodotto per il controllo delle macchine per il lavaggio a secco, che fosse applicabile alla più vasta gamma di macchine possibile. L’interfaccia proposta doveva risultare intuitiva in modo da consentire a tutti i fruitori di poter lavorare con il minor rischio di errore possibile.

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Il cliente

L’azienda cliente è leader nel campo della produzione di macchine per il lavaggio a secco industriale: questo importante traguardo è stato raggiunto attraverso la ricerca e lo sviluppo costante di prodotti e processi innovativi. Infatti, i suoi macchinari si caratterizzano per la loro riconosciuta qualità, affidabilità e attenzione al risparmio energetico.

Gli anni di collaborazione tra Eurek e questa azienda hanno permesso ai nostri tecnici di acquisire tutte quelle conoscenze teoriche e pratiche fondamentali per camminare con l’azienda cliente attraverso l’innovazione costante. Ne è dimostrazione anche l’interfaccia touchscreen progettata e realizzata ad hoc per il settore delle lavatrici a secco industriali.

Il risultato da raggiungere

L’obiettivo era rendere più intuitiva un’interfaccia di una lavatrice a secco, che è una macchina molto più complessa di come appare poiché è una macchina a circuito chiuso che utilizza per il lavaggio solventi chimici, viene impiegata per il lavaggio di tessuti ma anche parti plastiche e meccaniche in diverse realtà.  L’esigenza di creare un’interfaccia adattabile a diverse tipologie di macchine richiedeva lo sviluppo di un software chiaro e semplice da utilizzare, che permettesse l’utilizzo ad ogni possibile fruitore, dandogli la possibilità di interagire con la macchina stessa. Ulteriore obiettivo, e non meno importante, era di poter avere un software capace anche di raccogliere dati sulla produzione, in diverse parti del mondo. 

La collaborazione

La necessità principale del cliente era di combinare un prodotto efficace, dalle elevate caratteristiche tecniche, con un’interfaccia di facile utilizzo e molto flessibile. Le ultime generazioni di macchinari progettati, infatti, disponevano di un piccolo display e i comandi erano realizzati con tasti meccanici.

 

In una prima fase, è stata proposta una soluzione che prevedesse uno schermo touch anziché uno dotato di tasti per allineare il prodotto con la tecnologia moderna. Nei modelli precedenti era possibile effettuare lavaggi con un numero limitato di programmi, indubbiamente non sufficienti per soddisfare le esigenze del mercato attuale. 

 

In una seconda fase, invece, l’attenzione di Eurek si è rivolta alla richiesta di controllo da remoto e condivisione di dati di funzionamento. Infatti, le organizzazioni che gestiscono grandi catene di lavanderie industriali dispongono di veri e propri punti di raccolta e, per questo, hanno la necessità di controllare ciò che accade nei vari punti vendita, ad esempio controllare lo stato delle macchine, programmare le regolari manutenzioni, monitorare la produttività delle lavatrici oppure riparare eventuali guasti da remoto.

 

Per soddisfare questa necessità, il team Eurek ha proposto un sistema dotato di controllo da remoto e di collegamento al Cloud per la raccolta di dati. Volgendo lo sguardo al futuro, la capacità del software di raccogliere dati si è poi rivelata fondamentale anche per monitorare i consumi delle macchine: il controllo costante permette sia di individuare dove si spreca più energia che di intercettare eventuali guasti, malfunzionamenti o inefficienze delle lavatrici.

 

Consapevoli di progettare schede elettroniche per macchine con una durata media di oltre vent’anni, il team Eurek ha scelto di realizzare il progetto scegliendo prodotti e componenti di cui si potessero trovare dei sostituti sul mercato, compatibili seppur più nuovi, anche dopo molti anni dalla realizzazione dello stesso.

Nei panni degli utilizzatori

Per capire come sviluppare un prodotto adatto ad ogni utilizzatore finale è stato fondamentale capire quali figure avrebbero adoperato la macchina. Da questa ricognizione sono stati individuati tre principali utilizzatori:

 

  1. L’addetto alla lavanderia;
  2. Il programmatore delle macchine;
  3. Il costruttore delle macchine.

L’addetto alla lavanderia

Si delinea subito l’obiettivo di fornire all’operatore un’interfaccia che permettesse il regolare svolgimento delle operazioni di lavaggio senza rischio di errori. Per il design, quindi, è stato adottato un approccio minimal che riducesse il rischio di distrazioni. La rappresentazione visiva della schermata di lavaggio, ad esempio, riportava al centro un grafico a torta. Ai lati, invece, sono stati indicati parametri specifici sul lavaggio in corso: grazie ad essi, è possibile capire tempestivamente se qualcosa non funziona (ad esempio, un filtro tappato o la mancanza di detersivo) o se necessita di un intervento manuale.

 

Per agevolare le attività quotidiane dell’addetto alla lavanderia, è stato posizionato in basso un indicatore del tempo residuo al termine del lavaggio. Ogni singolo programma ha un colore e un simbolo specifico, in modo da tutelare il fruitore da errori. Ogni dettaglio è stato pensato per comunicare le informazioni più importanti senza ridurre la fruibilità dell’interfaccia.

 

Per perfezionare il progetto di funzionamento della scheda, Eurek ha deciso di intervistare direttamente chi lavora con i clienti e con le macchine chiedendo quali fossero le problematiche riscontrate più frequentemente oppure quali funzioni avrebbero desiderato avere sui modelli precedenti.

 

Dall’indagine è emersa una difficoltà comune: alcuni operatori dichiaravano che la macchina a volte non realizzasse un lavaggio ottimale a causa del programma impostato, modificato dai programmatori, che non rispecchiava le impostazioni del programma originale. Per ovviare a questo problema, sono stati impostati dei lucchetti sui programmi originali: ciò consente di copiarli e modificarli, ma mantenendo sempre protetto e disponibile il programma impostato dalla casa madre.

 

Inoltre, siccome il mercato di questa tecnologia è mondiale, sono stati svolti ulteriori test di fruibilità impostando diverse lingue a campione per verificare che l’interfaccia restasse sempre di rapida intuizione.

 

Il programmatore delle macchine

Volgendo lo sguardo ai programmatori delle macchine, era chiaro che le esigenze fossero differenti. Per calibrare i programmi di lavaggio a seconda delle diverse esigenze finali – sia che si debbano lavare pelli o kimoni di seta – il tecnico ha bisogno di regolare parametri molto specifici: per questo, sono state previste oltre 200 impostazioni sulla scheda.

 

Per garantire la presenza di ogni funzionalità necessaria, Eurek ha chiesto ai programmatori di poter accedere ai loro appunti per studiarne la struttura e traslarla digitalmente sullo schermo. Emerge fin da subito l’esigenza di far accedere i tecnici a molteplici parametri; tuttavia, la capacità del software di immagazzinare molti dati rendeva difficile e lenta la loro ricerca: per velocizzare il processo, Eurek ha inserito una barra di ricerca per i parametri disponibili. Questa innovativa soluzione, non ancora adottata su macchine di questo genere, si è rivelata fondamentale per velocizzare le operazioni di manutenzione e utilizzo delle apparecchiature.

 

Considerando che questa tipologia di tecnologia è stata pensata per potersi interfacciare con la rete del Cloud 4.0, era chiaro che fosse necessario dare la possibilità di visualizzare qualche dato già dallo schermo. A questo fine è stata inserita un’apposita sezione nell’interfaccia grafica, mentre la totalità dei dati raccolti resta consultabile da pc.

 

Per facilitare ulteriormente il lavoro dei tecnici è stata inserita una vista a sinottico della macchina: ogni componente della stessa, così, è visibile già dallo schermo.

 

Il costruttore delle macchine

Per soddisfare anche le necessità dei costruttori di macchine, sono state aggiunte specifiche funzionalità dedicate.

 

Innanzitutto, è stata creata la possibilità di rimappare dinamicamente la macchina: funzionalità fondamentale, ad esempio nel caso di guasto ad un ingresso, per spostare il filo o rimappare un ingresso e permettere così al cliente di continuare a lavorare senta blocchi operativi. Eurek sa bene che ogni fermo macchina rappresenta un danno per chi le utilizza: potergli fornire subito una soluzione mentre attende il componente sostitutivo gli consente di evitare perdite economiche.

 

Il costruttore, inoltre, deve adattare la macchina anche al Paese in cui viene venduta. In Germania, ad esempio, alcune tipologie di solventi sono proibiti quindi deve poter configurare gli ingressi e le uscite anche a seconda dell’utilizzo finale della lavatrice.

I risultati ottenuti

Per la progettazione di una scheda elettronica con main focus sulla User Experience, il team di Eurek ha deciso di sostituire un display dotato di pulsanti con un display touchscreen da 10”, più allineato con la tecnologia attuale. L’interfaccia sviluppata è moderna e fluida nonostante sia sviluppata su un sistema embedded che, per costo e natura, ha una potenza più limitata rispetto a quella espressa da un tablet o un pc.

 

L’impiego nel haute couture

Le prime macchine dotate di questo sistema innovativo sono state vendute a una nota casa di alta moda italiana. Nell’industria del tessile, oltre al lavaggio dei capi prima del confezionamento, è fondamentale testare la resistenza dei tessuti al lavaggio prima di immetterli sul mercato e per fornire le corrette indicazioni in etichetta.

 

Grazie alla nuova interfaccia 4.0 è stato possibile semplificare anche questo lavoro: i dati raccolti durante le prove di lavaggio hanno permesso di effettuare delle analisi e di redigere più rapidamente le etichette da applicare ai capi.

 

L’efficienza per costumi di scena

Alcuni modelli sono stati invece acquistati da un parco divertimenti per lavare i costumi di scena. Diversamente dai comuni capi di abbigliamento, i costumi di scena sono disponibili in pochi pezzi e vengono sempre lavati a fine giornata per poter essere pronti per la mattina successiva. L’interfaccia munita di timer e riportante i dati sul programma in corso consente di organizzare al meglio le operazioni interne di lavaggio.

 

L’utilizzo per le produzioni industriali

La versatilità offerta da questa tecnologia ne ha consentito l’utilizzo anche nell’industria. Alcune aziende, infatti, hanno scelto di impiegarle per lavare i pezzi lavorati: le suole di gomma, ad esempio, devono essere lavate con cura dalle sostanze utilizzate durante la lavorazione prima di essere impiegate per il completamento del prodotto.

 

Considerazioni conclusive

Questi risultati sono stati raggiunti solo grazie a un attento e dedicato studio su misura del progetto: grazie alla collaborazione avviata anni fa, i tecnici Eurek hanno potuto investire l’esperienza maturata nell’elettronica di prodotti per il lavaggio a secco per ottimizzare il prodotto nei tempi e nei risultati. Un’attenta analisi delle esigenze dei futuri utilizzatori, inoltre, ha permesso di realizzare una tecnologia all’avanguardia capace di rispondere alle più vaste richieste di mercato.

Hanno lavorato al progetto:

Maurizio Zaccherini

Project Manager

Alberto Ricci Bitti

Analisi e studio di fattibilità
Scrittura Software
UI Design

Realizzazione Firmware
Scrittura Software
UI Design

Caterina Andalò

UI Design

Progettazione Hardware

Gianluca Renzi

Implementazione Linux