Il 2020 è stato un anno importante sotto molti aspetti, benché incredibilmente incerto per molti altri. Tuttavia, è anche stato l’anno che ha visto compiere i trent’anni di Eurek e si sa che, al raggiungimento di certi traguardi, la tendenza è quella di voltarsi per guardare quanta strada è stata percorsa e quali successi l’hanno arricchita.
La storia che questa strada mostra fiera, racconta come da un piccolo seme piantato nel 1990 e curato dalla passione e dedizione di tre persone, sia nato un alto e folto albero le cui radici si sviluppano in profondità, permettendogli di allungarsi e svettare oltre l’orizzonte.
La strada percorsa da Eurek in questi anni racconta molto più di quanto si possa immaginare su un’azienda: ogni persona che l’ha percorsa ha lasciato un segno indelebile, influendo positivamente sul suo avanzamento.
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Una storia di imprenditorialità sovversiva
Eurek è una grande famiglia nata nel 1990, dall’idea di Barbara Zaccherini e Monica Giorgi – insieme ad altri due soci usciti poi dall’azienda – quando avevano solo 20 anni e tanta voglia di progettare e creare nuove tecnologie. La nascita di questa passione deriva da un lavoro estivo svolto nel laboratorio della Eptar – azienda del fratello di Barbara, Maurizio, e del fratello di Monica, Massimo – dedicata alla progettazione di interfacce grafiche per macchine ed elettrodomestici, in cui Barbara e Monica hanno potuto sviluppare l’interesse verso le molteplici combinazioni in cui potevano essere assemblati i diversi componenti. Eurek nasce proprio con l’obiettivo di produrre e assemblare le schede elettroniche per le interfacce progettate dalla Eptar, che parteciperà al 30% del capitale e ne sarà per i primi anni l’unico cliente.
La neonata azienda si allarga velocemente fino a contare, già nel 1995, ben 10 persone nell’organico. L’esigenza di espandersi anche fisicamente con una nuova sede fa presto a farsi sentire e, infatti, l’anno successivo vedrà la costruzione della nuova sede, luogo in cui continua ancora oggi il lavoro di Eurek.
La capacità imprenditoriale delle due socie e la dedizione di tutto il team hanno consentito all’azienda di fronteggiare i tempi più critici, ovvero quelli in cui Eptar (casa madre e ancora quasi l’unico cliente) cominciava ad accusare i colpi della crisi nel 2005. Non solo Eurek è riuscita ad aumentare il fatturato del 60%, cambiando le sorti che la crisi sembrava aver deciso, ma ha anche acquisito una forza tale da poter rientrare in possesso del 30% che la Eptar deteneva e strutturare una nuova branca della società. Infatti, nel 2007 Eurek acquisisce Eptar, unendo la parte di progettazione e il team di ricerca e sviluppo con la parte di produzione. Questo momento segna una svolta cruciale per Eurek: grazie alla fusione delle due aziende entra a far parte della squadra Maurizio, in qualità di terzo socio, e si sposta anche l’attenzione verso il concetto del “su misura”.
La strada che Eurek percorre negli anni a seguire si racconta in una storia fatta di persone, di passioni e di impegno quotidiano. Infatti, si è da subito delineata in modo naturale una cultura aziendale che si concentra attorno a dei valori solidi e condivisi tra i membri di tutto lo staff: dedizione, umiltà, correttezza ed eccellenza. Per questo, nel 2015, Eurek viene investita dell’onore di essere candidata al Premio Mascagni per le imprese che crescono, e di essere premiata per i 25 anni di attività.
La voglia di mettersi continuamente in gioco e la costante formazione sono stati alcuni degli aspetti che hanno permesso di definire Eurek come “azienda sana”, tanto da venire riconosciuta come “vera Azienda Sovversiva” da Imprenditori Sovversivi.
L’impegno di Eurek si protrae nel tempo per garantire costante innovazione e aggiornamento, abbracciando la filosofia 4.0 di un’azienda smart e tecnologica. Questo approccio ha portato all’introduzione di nuovi sistemi di organizzazione e coordinazione del lavoro che si sono rivelati provvidenziali nel 2020: la realizzazione del nuovo sito e l’inserimento di una nuova figura per la cura della propria presenza digitale, il Marcatempo digitale, un nuovo Gestionale sul Cloud, l’automazione del sistema di tracciabilità attraverso le due linee di montaggio SMT Mycronic e l’ottenimento della certificazione IPC. Tutte queste innovazioni hanno accompagnato Eurek in un anno complesso per tutte le realtà imprenditoriali, ma che ha dato dimostrazione della forza che questa azienda possiede, rendendo ancora più gratificante il raggiungimento dei 30 anni.
Una storia fatta di persone e riconoscenza
Eurek ha imparato a contare sui successi e sugli errori per crescere e migliorare, ma questo non sarebbe stato possibile senza le persone che ne sono state protagoniste, dai clienti ai fornitori, dai collaboratori agli amici: tutti hanno trovato uno spazio in cui le loro idee e opinioni venivano ascoltate in modo attivo.
Il team di Eurek non ha solo fatto parte della storia dell’azienda, ma è l’azienda, è il cuore pulsante e la linfa che scorre dalle radici alle foglie più alte. Con un ricco bagaglio di esperienze e know-how, con l’obiettivo di ambire sempre al massimo e di convogliare tutta la propria creatività nella realizzazione di ciascun progetto, si sono unite sotto gli stessi valori ben 25 persone, ciascuna delle quali svolge un ruolo fondamentale: le competenze tecniche in ambito progettuale e produttivo, la predisposizione naturale e la passione li rendono parte essenziale di un grande ingranaggio.
Tra i valori condivisi c’è anche la convinzione che evolvere e migliorare sia possibile solo grazie all’apertura mentale, allo scambio di opinioni e all’eterogeneità delle persone. L’ottica di Eurek è quella di guardare sempre oltre tutto ciò che si scorge con un’occhiata rapida e superficiale, per vedere la soluzione dove altri vedono un ostacolo.
L’esigenza di creare un ambiente sano non si ferma soltanto alle pareti aziendali, ma si estende al benessere di tutta la comunità: l’impegno di Eurek è quello di investire nell’ecosostenibilità per ridurre gli sprechi e riuscire a riciclare tutti i prodotti di scarto della produzione. Per questo Eurek ha deciso di festeggiare i 30 anni con i propri collaboratori, ma anche con tutto il pianeta, regalando un albero Treedom a ciascuno di loro. Perché Eurek è questo: radici fortemente ancorate al terreno, memori dell’impegno e della dedizione per il loro sviluppo, e alte fronde che guardano oltre e si proiettano verso il futuro.
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