Nel mondo dei dispositivi elettronici, in molti avranno sentito parlare della sigla PCB, ossia Printed Circuit Board. Per cosa sta questa dicitura? Essa indica un circuito stampato, ovvero la base sulla quale poi verrà realizzata la scheda elettronica.
Immaginiamo quindi l’assemblaggio di una scheda come la costruzione di una casa, dove il PCB costituisce le fondamenta del nostro edificio.
Sopra al circuito stampato, infatti, si montano tutte le componenti della scheda elettronica. Per questo motivo, è essenziale che il progettista, il quale si occupa di definire le caratteristiche assunte dal circuito stampato, si assicuri di curare nel dettaglio tutti gli accorgimenti tecnici.
Qualora il circuito stampato non venisse realizzato con accuratezza e rigore si correrebbe il rischio di vanificare tutto il lavoro svolto in fase di produzione della scheda elettronica. In questa breve guida capiremo perché i circuiti stampati sono così importanti e quali sono gli attributi che li caratterizzano.
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Quali sono le proprietà che caratterizzano un circuito stampato?
Come ogni altra componente elettronica, anche il circuito stampato è soggetto a caratteristiche standard: nel 90% dei casi esso presenta un’altezza pari a 1,6 millimetri.
Tuttavia, il mercato delle schede elettroniche è ampio e variegato, in quanto, diversi settori, anche molto eterogenei tra loro, prevedono l’inserimento di schede elettroniche in differenti dispositivi.
Per tale ragione, vengono realizzati circuiti stampati di varie tipologie in relazione al numero di layer, ossia strati, che li compongono. È sempre il progettista, sulla base della sua idea iniziale, a decidere quali caratteristiche tecniche dovrà assumere un circuito stampato, in relazione, soprattutto, agli elementi che verranno in seguito montati su di esso.
Non solo lo spessore, anche il materiale utilizzato per dare forma al circuito stampato può variare anche se nella maggior parte dei casi si usa la fibra di vetro: un materiale molto resistente e isolante che assicura la massima resa in termini di performance. La dimensione e il materiale di produzione del circuito stampato dipendono dal settore di applicazione, ad esempio, le nuove tecnologie a radiofrequenza vanno a soddisfare le richieste di comparti specifici e necessitano perciò di circuiti stampati realizzati con materiali particolari, il teflon è un caso tra questi.
Ogni circuito stampato può essere poi rifinito in differenti modi, ma l’obbiettivo comune è sempre assicurare un’ottima saldabilità dei componenti sulla superficie del circuito.
La tipologia di finitura più diffusa e apprezzata è quella che prevede l’impiego dell’oro: esso, essendo estremamente resistente, viene applicato in quei dispositivi sopposti a forte usura. Tuttavia, la finitura del PCB può essere realizzata anche in altri materiali, relativamente convenienti, come l’argento o il piombo, ma la scelta è sempre in capo a chi si occupa dell’assemblaggio del circuito e avviene a seconda delle componenti che verranno montate in fase di produzione della scheda elettronica.
In aggiunta, anche il layout del circuito stampato può mutare – passando da una geometria quadrata a una forma rotonda – in relazione al progetto sviluppato dall’ufficio tecnico e alle necessità a cui dovrà rispondere il prodotto finito.
Talvolta il circuito stampato può essere composto da molte schede unite tra loro da componenti definiti testimoni, i quali consentono comunque la loro separazione dopo la fase di assemblaggio. Questo circuito stampato formato da tante piccole schede è definito pannello ed ha il notevole vantaggio di garantire agli impianti automatizzati di poter manipolare più schede in una sola volta, riducendo così i tempi dedicati al processo di montaggio delle schede e assicurando anche un notevole risparmio economico.
Un ultimo aspetto da tenere a mente quando si parla di circuito stampato è il tasso di umidità: il PCB arriva al fornitore sottovuoto al fine di preservare inalterate le sue caratteristiche chimiche ed è, inoltre, previsto l’inserimento di una targhetta specifica attestante che il livello di umidità non supera il 30%. Qualora quest’ultimo valore fosse maggiore, il buon funzionamento del circuito stampato verrebbe compromesso.
In conclusione…
Ogni scheda elettronica, per essere realizzata al meglio, deve tenere conto delle specifiche esigenze che è necessario soddisfare: sulla base dei diversi bisogni manifestati, ogni azienda può ottenere un prodotto finito affidabile e di qualità.
Da anni Eurek investe in ricerca e sviluppo per progettare e realizzare schede elettroniche su misura dalle prestazioni ottimali. Il cuore pulsante dell’azienda, l’ufficio progettazione, rende possibile la produzione, il montaggio e l’assemblaggio delle schede elettroniche, mentre lo step precedente della campionatura consente di perfezionare il circuito stampato e risolvere eventuali problematiche in modo rapido e agevole.
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