Rendere semplice e usabile ciò che non lo è: è questo l’ambizioso obiettivo che muove coloro che progettano le interfacce software. Le macchine, infatti, non devono essere solo funzionanti e performanti, ma anche di facile e intuitivo utilizzo: per quanto innovativo possa essere il prodotto, il consumatore finale non potrà sfruttarlo al meglio delle sue potenzialità se non riuscirà a capirne il funzionamento. Ecco perché la creazione delle interfacce software richiede confronto, analisi e un progetto vincente. Alberto, cuore della scrittura software, ci racconta nei prossimi paragrafi come viene affrontato questo processo in Eurek.
Indice dei contenuti
#1 La fiducia: il punto di partenza
Creare una nuova interfaccia grafica per una macchina presuppone inevitabilmente cambiamenti importanti nel suo utilizzo. Ciò va a incidere non solo sulla User Experience, ma anche sulle sue performance e sul modo in cui viene percepita dall’esterno. Per questo, il punto di partenza di ogni progetto è sempre la fiducia tra le parti: da un lato, Eurek dev’essere un partner proattivo, che mette a disposizione del cliente le proprie conoscenze e la propria esperienza; dall’altro lato, l’azienda dev’essere disposta a mettersi in gioco, ascoltando le proposte e accettando il cambiamento. Solo grazie a un rapporto schietto e spontaneo fin dal principio sarà possibile raggiungere risultati brillanti, come quello ottenuto dalla collaborazione tra Eurek e il leader nel settore delle lavatrici a secco.
#2 Il confronto con molteplici figure
Immaginiamo di realizzare un’interfaccia touchscreen con tasti di piccole dimensioni e di scoprire solo in un secondo momento che dev’essere utilizzata con mani guantate: in questo caso, il progetto iniziale risulterebbe inefficace. Una visione globale della tua realtà e del contesto in cui operi è essenziale proprio per comprendere le caratteristiche che distinguono il tuo prodotto e quali parametri è necessario rispettare. Queste informazioni si possono carpire solo attraverso il confronto attivo con la dirigenza, i progettisti e coloro che effettuano i collaudi. Ma ciò può non bastare: è fondamentale, infatti, parlare anche con i distributori e i commerciali, coloro che più di tutti si rapportano con il consumatore finale e che quindi raccolgono i feedback direttamente dal mercato.
#3 Un focus sul buyer persona
In questo momento abbiamo acquisito le informazioni dalla tua azienda in merito al prodotto e alle sue funzioni. Tuttavia, ci manca ancora uno step importante prima di avviare la progettazione: la creazione di un buyer persona, ossia del prototipo di consumatore che andrà successivamente a utilizzare la tua macchina. Il nostro buyer persona avrà un nome, un cognome, un’età anagrafica e persino un lavoro: tutto questo ci permetterà di focalizzarci sulle sue esigenze e di soddisfarle grazie all’interfaccia visuale. Da questo momento in poi, ogni step del progetto risponderà alla domanda: “Questa funzione sarà apprezzata da Mario Rossi?”. In questo modo, riusciremo a metterci appieno nei panni del fruitore, creando un’interfaccia ad hoc per le sue necessità e conoscenze.
#4 La creazione dello storyboard
Dall’idea al progetto cartaceo: mettere nero su bianco ciò che per il momento è solo nella mente non è facile, ma è essenziale. Questo step, infatti, consente di delineare un percorso da seguire nella programmazione dell’interfaccia, nonché di evitare di dimenticare informazioni e funzioni importanti per le performance del prodotto. È a questo punto che viene realizzato lo storyboard, una rappresentazione grafica e semplificata delle sequenze temporali che seguirà l’interfaccia visuale che andremo a integrare sulle tue macchine. In questo percorso, viene data ampia importanza anche all’estetica e alla forma, elementi essenziali per 2 motivi: da un lato, grazie a una grafica moderna e intuitiva, l’utente può utilizzare al meglio il prodotto; dall’altro lato, la grafica diviene di fatto il modo di diffondere e distinguere il tuo brand sul mercato.
Nella realizzazione dello storyboard, ogni decisione presa deriva da una consulenza approfondita con l’azienda. Il team di Eurek non vuole essere mero esecutore di un progetto, ma offrire il proprio valore aggiunto per la creazione di un’interfaccia che vada davvero a divenire il punto di forza della tua impresa.
#5 Al via la programmazione
Una volta presentato il progetto e ottenuta l’approvazione del cliente, procediamo con la programmazione dell’interfaccia. È uno step delicato, quello che ci consente di passare dall’astratto al concreto, e che viene facilitato grazie a uno storyboard che contiene fin dal principio gli elementi grafici da inserire. Per poter comprendere step by step a che punto della programmazione ci troviamo e intervenire su eventuali anomalie, il nostro team è dotato di specifici simulatori: di fatto, questi programmi vanno a ricreare quello che sarà il funzionamento dell’interfaccia una volta ultimata, sia dal punto di vista del software, sia dal punto di vista dell’hardware.
In conclusione…
Progettare e dare vita a un’interfaccia software per le macchine è un percorso ambizioso ma stimolante: significa, infatti, rendere il prodotto funzionale a soddisfare le esigenze del consumatore finale. Agendo sulla User Experience in un’ottica di miglioramento costante, il consumatore lo apprezzerà ancora di più.
Desideri approfondire l’argomento? Contattaci: Alberto e il resto del team sono a tua disposizione per soddisfare ogni tua curiosità e per dare vita alla tua idea.