Leonardo Valenti

COLLAUDATORE - PROGRAMMATORE AOI

Imola, lunedì 11 Ottobre 2021


Ciao Leonardo,
quando eri giovanissimo, ormai 10 anni fa, hai bussato alla nostra porta. Il tuo non è stato un percorso
tradizionale, sei arrivato in Eurek senza alcun tipo di formazione elettronica, ma la tua curiosità e la voglia di imparare ti hanno fatto diventare un punto di riferimento per il Team di collaudo delle nostre schede elettroniche.


In cosa consiste il tuo lavoro?

L: Mi occupo di collaudare le schede elettroniche. Quella del collaudo è una fase fondamentale in ogni settore produttivo, deve essere svolto con estrema cura per verificare che ogni scheda rispetti le specifiche e svolga le operazioni per cui è stata programmata. Il collaudo ha lo scopo di valutare la qualità di una scheda sotto l’aspetto elettronico e funzionale. Per preservare questa qualità fino al cliente finale, l’azienda da alcuni anni ha deciso di dotarsi di stampanti 3D che consentono di creare per ogni scheda un packaging su misura (che oltre alla protezione ne migliora l’estetica).

 

Inoltre mi occupo anche di creare i programmi per la macchina ad ispezione ottica (AOI), dispositivo che svolge una funzione importante per l’operatore consentendogli, grazi all’ingrandimento, di vedere in maniera ottimale ogni dettaglio dei componenti presenti sulla scheda. 

In che modo hai superato le difficoltà iniziali legate al non avere basi di elettronica?


L: Penso di avere superato le difficoltà iniziali grazie alla determinazione e alla curiosità che fin da subito mi hanno permesso di imparare questo lavoro. Il team in cui mi sono inserito mi è stato molto d’aiuto, sia chi ne faceva già parte che mi ha accolto e aiutato, sia le persone che sono arrivate dopo. Tutti insieme abbiamo arricchito ulteriormente le potenzialità dell’azienda.

 

 

Sei riconosciuto da tutti come il più creativo del Team: in che modo pensi che questa qualità ti aiuti nello svolgere meglio il tuo lavoro?

 

L: L’essere creativo consente di vedere le cose da prospettive diverse, e di conseguenza di poter
percorrere nuove strade che possono portare alla soluzione dei vari problemi che si presentano di volta in volta e trovare nuove idee e diverse soluzioni, invece di avere i cosiddetti “paraocchi”.

 

Quali sono le tue aspirazioni future? Dove vorresti arrivare?

 

L: Vorrei migliorarmi e approfondire ancora di più le mie conoscenze e le mie capacità a livello
lavorativo, certo che la crescita professionale del singolo potrà consentire all’azienda di svilupparsi e arricchirsi ulteriormente.

 

Per quanto mi riguarda mi piacerebbe essere sempre più coinvolto nelle dinamiche aziendali ed essere un punto di riferimento per le mie colleghe e i miei colleghi.

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