Reperibilità del materiale

Intervista a Monica Giorgi

Imola, martedì 14 Settembre 2021

 

Ciao Monica,

 

il nostro settore sta vivendo un periodo storico senza precedenti: nonostante si sia già assistito in passato a momenti di oscillazione dei costi della materia prima, in 30 anni di Eurek non ci eravamo mai trovati a dover riprogrammare l’intera filiera produttiva a causa della materia prima che non si trova e quindi a tempi di consegna quadruplicati e prezzi schizzati alle stelle.

reperibilità materiale

In che modo questo quadro economico globale ha impattato sul processo di acquisto dentro a Eurek?

 

MO: Lo ha stravolto! La pandemia mondiale ha fermato per un determinato periodo la produzione in tutti gli step (dall’estrazione della materia prima, all’effettiva lavorazione e realizzazione del componente stesso); la ripartenza non è avvenuta in proporzione alla reale richiesta del mercato. Molti stabilimenti produttivi hanno chiuso, altri rivedevano continuamente le condizioni in essere per contenere l’importante esposizione economica allungando di conseguenza i tempi relativi alla gestione della trattativa e la logistica stessa ha subito dei fortissimi disagi impattando negativamente sulle consegne che già erano critiche.    

 

A inizio giugno c’è stato un cambiamento epocale che non si era mai visto. Le consegne già critiche, sono schizzate a 50 settimane e gli ordini in essere sono stati tutti ripianificati dalle case madri, creando il panico, e a mio avviso questa fobia generale ha innescato una reazione a catena.

 

Quando il materiale ha iniziato a scarseggiare, il poco che si trovava è stato acquistato in maniera massiva dalle grandi multinazionali o case automobilistiche. Questo ha senza dubbio intossicato il mercato perché ha fatto sì che i prezzi potessero aumentare in modo esponenziale a causa dell’altissima richiesta.

 

Questo scenario ha influito ovviamente su tutto l’assetto produttivo di Eurek. I sentori di questa crisi erano già evidenti da fine 2020, quindi mi sono mossa per tempo e a Gennaio 2021 ho provveduto in autonomia ad anticipare gli ordini in essere, informando i clienti storici in modo tale da collaborare e decidere insieme in base allo storico degli ordini su come comportarci. Questo tempismo ci ha permesso di non causare ritardi o problemi ai clienti.

 

È stato senza dubbio reso possibile da 2 importantissimi fattori:

  • Il rapporto di fiducia instaurato con i nostri clienti, che si sono affidati totalmente alla nostra visione e ci hanno dato garanzie economiche sul materiale per cui ci eravamo già esposti
  • Il rapporto di fiducia con i nostri fornitori, che ci hanno dato gli input giusti per capire ciò che stava succedendo con largo anticipo e questo ci ha consentito di farci un “cuscinetto” di materiale per affrontare senza intoppi i mesi a venire.

Pianificare a lungo termine è sempre stato un nostro modo di lavorare, ma mai ci eravamo esposti economicamente così tanto; questo ha dimostrato la solidità di Eurek, poiché nonostante questa situazione emergenziale abbiamo avuto “le spalle coperte”.

reperibilità materiale
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A livello di impatto sul processo interno di Eurek, ci siamo trovati a dover ridefinire completamente il nostro processo di acquisto: alcune fasi che prima erano imprescindibili come l’Offerta e la trattativa sul prezzo sono saltate completamente. Ora lavoriamo quasi solo a consuntivo, poiché un componente che un attimo prima è disponibile a un determinato prezzo, dopo poche ore può andare in out of stock o subire degli aumenti a due cifre. Sono cambiate anche le tipologie dei rapporti in essere; abbiamo dovuto ritrattare le formule economiche prediligendo pagamenti cash e in anticipo. Bisogna essere tempestivi e lucidi, cercando le giuste quantità senza farsi prendere dalla smania di accumulo, e ove un componente non fosse disponibile bisogna informarsi e a volte fidarsi del fornitore nel cercare valide alternative.

Reperibilità materiale
Reperibilità materiale

Qual è quindi stato il metodo di lavoro che avete utilizzato per sopperire a queste problematiche?

 

MO: Prima di tutto organizzazione interna e pianificazione direi quasi maniacale! Il nostro reparto di produzione ha dimostrato un’elasticità e flessibilità estrema, i nostri ragazzi si sono confermati ancora una volta imprescindibili. Gabriele, il responsabile di produzione, insieme a Barbara, responsabile commerciale, hanno dovuto rivedere la pianificazione della produzione (che prima era mensile) giornalmente. Inoltre abbiamo dovuto introdurre i turni su tre diverse fasce orarie sia per il reparto SMT sia per il reparto PTH. Senza dubbio aver scelto in passato due linee automatiche con un altissimo grado di flessibilità si è rivelata oggi la scelta più saggia, perché ci ha permesso di variare spesso i lotti in base all’arrivo del materiale.

 

Dal mese di luglio il materiale ha iniziato ad arrivare in maniera scaglionata, e in contemporanea abbiamo ricevuto tantissime nuove richieste di campionature e lotti da nuovi clienti, per i quali non si poteva lavorare sullo storico. Abbiamo implementato quindi gli acquisti attraverso i vari portali web che hanno materiale a stock e consolidato il rapporto con alcuni broker storici ampliando e diversificando moltissimo il nostro range di fornitori. Le difficoltà maggiori le abbiamo affrontate per alcuni articoli forniti dai nostri clienti, per i quali lavoriamo sia in conto pieno sia in conto lavoro. Alcuni non si sono resi conto in maniera oggettiva della gravità della situazione relativa al materiale, e non essendosi mossi per tempo non sono riusciti a farci avere il materiale del conto lavoro nei tempi concordati. Questo ha senza dubbio causato da un lato una continua riprogrammazione della produzione, come già anticipato, dall’altro un esubero di materiale nel magazzino.

reperibilità materiale

Essendo nel settore da diversi anni, quali credi che siano gli scenari futuri a cui andremo incontro?

 

MO: Secondo il mio punto di vista, il peggio non è ancora passato. Come Eurek, sono certa che vedremo la punta dell’iceberg intono a ottobre/novembre 2021. In maniera ottimistica, credo che possa esserci una lieve flessione della curva a partire dalla primavera del 2022. Si parla molto di crescita del PIL e ripresa economica, ma sono dati falsati da quella che prima ho definito fobia globale che ha portato chi poteva permetterselo ad accumulare e acquistare più del dovuto per paura di ritrovarsi senza materia prima. Ora più che mai è fondamentale rimanere lucidi, non farsi prendere dalla paura. Noi ad esempio, abbiamo preso la decisione di non assumere nessuno: se tra qualche mese, come immaginiamo, la situazione dovesse tornare alla normalità non possiamo permetterci di avere una nuova risorsa su cui abbiamo investito tempo ed energie in termini di formazione, oltre che costi.

 

La strategia più sensata, secondo la mia esperienza, è quella di crearsi un vero e proprio cuscinetto finanziario: risparmiare il più possibile, ottimizzare la gestione creando un planning economico a lungo termine ed investire su ciò che può fare la differenza rendendoci ancora più flessibili e produttivi.

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La mia paura è che questo sia solo l’inizio di una situazione di mercato molto grave che si percepiva già da diverso tempo nel settore dell’elettronica, ma che con il Covid si è amplificata arrivando all’apice. Rischiamo di arrivare a un punto in cui alcune aziende non riusciranno più a produrre e di conseguenza a pagare i proprio fornitori e questo innescherebbe una crisi a catena dovuta ai mancati pagamenti.

 

È fondamentale avere una visione imprenditoriale chiara, esporsi solo quando si hanno delle garanzie, selezionare i clienti con cui si vuole lavorare che condividano fiducia e valori.

 

Ci tengo inoltre a ribadire un concetto già espresso. Creare rapporti di fiducia con i propri partner è essenziale, in particolare verso i brooker e/o distributori indipendenti. Vi deve essere una collaborazione che permetta di esporsi tranquillamente nel processo produttivo. Riceviamo quotidianamente chiamate da Broker di tutto il mondo che ci propongono componenti introvabili, ma noi ci affidiamo solo a persone e ditte di nostra fiducia, con i quali abbiamo concordato garanzie sui componenti che acquistiamo. Siamo consapevoli che alcuni clienti possano trovare nostri competitors che si mettono in casa componenti introvabili provenienti spesso da stock inadeguati, ma il rischio è proprio che si presentino criticità e obsolescenze su quei componenti, rendendoli non affidabili! Questo è un rischio che come Azienda abbiamo decido di non prenderci, crediamo fortemente che la scelta più giusta sia selezionare solo fornitori attendibili.

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