Carenza microprocessori: la crisi secondo un’azienda del settore

La carenza di microprocessori sta rallentando la produzione di interi settori economici: questi componenti, ormai, non sono solamente il cuore di computer o smartphone, ma sono fondamentali anche per il funzionamento di oggetti di uso quotidiano come elettrodomestici, automobili o dispositivi medici.

 

Dato il loro ampio raggio d’impiego, la loro richiesta è molto alta. Per questo motivo, la loro scarsa reperibilità sembra essere un problema di grande importanza e, purtroppo, non di breve risoluzione.

 

Come staranno vivendo questa crisi le aziende italiane? In questo articolo Barbara, CEO e responsabile commerciale, e Maurizio, responsabile ricerca e sviluppo di Eurek, offrono il loro punto di vista per permettere a tutti di vedere la crisi secondo un’azienda del settore.

assemblaggio schede elettroniche

Come state vivendo questo periodo di crisi?

Maurizio: La situazione attuale è surreale. La carenza di materiali rende difficile capire come organizzare le attività e, di conseguenza, è molto complicato pianificare la realizzazione dei diversi progetti. Fortunatamente, il nostro ufficio acquisti si è attivato subito per effettuare ordini di componenti anche da un anno per l’altro.

 

Anche i fornitori stessi sono in difficoltà: fissano delle date di consegna presunte che poi, in prossimità della scadenza, rimandano. Per questo motivo, anche per noi diventa arduo comunicare al cliente delle tempistiche precise.

 

Barbara: Cerchiamo di pianificare il più possibile, per quanto poco si possa fare. Siamo consapevoli che non solo questa crisi non è finita, ma che può peggiorare ulteriormente. Questo, ovviamente, ci fa preoccupare: per quanto possibile cerchiamo comunque di programmare ordini e consegne, ma non è semplice.

 

Per l’ufficio acquisti è complicato organizzare l’arrivo dei componenti: le date di consegna continuano a mutare. Monica, la nostra responsabile acquisti, sta già ordinando microprocessori per il 2024, in modo da avere la priorità su chi ordinerà durante il prossimo anno.

 

Io, da commerciale, devo affrontare poi le conseguenze dei diversi ritardi nelle consegne. Nel migliore dei casi, devo chiamare il cliente e dirgli che il suo ordine è in ritardo. Nel peggiore, invece, devo comunicargli che non solo non riusciamo a fornirgli le schede elettroniche richieste, ma che se le vuole avere nei tempi previsti dovrà pagare la differenza data dall’aumento dei prezzi. Capita anche che alcuni componenti non siano più reperibili e che, quindi, l’ordine così come progettato non possa più essere evaso.

 

L’elemento chiave più importante che ci permette di resistere a questa profonda crisi è lo splendido rapporto che abbiamo costruito con i nostri clienti. Conoscono il nostro modo di lavorare e sanno che se richiediamo una proroga delle scadenze oppure comunichiamo una modifica dei prezzi, è perché non abbiamo scelta.

Secondo voi, quali sono le cause di questa crisi?

Maurizio: Secondo me, la pandemia è responsabile principalmente per due ragioni. Innanzitutto, ha fatto alzare notevolmente la domanda di device di ogni tipo: computer, tablet, ebook per lo smart working. Oppure telecamere per le video conferenze o smartphone più efficienti per il lavoro.

 

Comunque, pensando più in grande, sono aumentati proprio i dispositivi che a bordo montano un circuito elettronico. Un esempio banale sono le lampadine: a filamento non ne hanno bisogno, ma a LED sì. Per non parlare delle lampadine intelligenti: necessitano di processori capaci di collegarsi alla domotica o agli home assistant. Al giorno d’oggi, ogni cosa deve essere collegabile: tutto questo ha causato una domanda davvero alta di microprocessori.

 

A causa della pandemia, inoltre, molte fabbriche di microprocessori hanno dovuto interrompere o rallentare la propria produzione per mesi. Peraltro, sono collocate quasi tutte in Oriente, quindi sin dalle prime avvisaglie del virus la produzione ha cominciato a calare.

 

Lo scarseggiare di componenti ha fatto si che, appena ci si è accorti del problema, ogni azienda si è impegnata a fare scorta di pezzi, anche se non ne aveva bisogno immediato. Tutto questo processo ha penalizzato ulteriormente il mercato, che verge già in pessime condizioni. Si è pensato anche di dare vita a nuove fabbriche, ma ci vorranno anni prima che siano operative.

 

Barbara: Anche secondo me, una delle principali cause è la pandemia: il suo scoppio ha rallentato, se non addirittura bloccato, la produzione di molte fabbriche di microprocessori. Purtroppo, in Europa non c’è il silicio per poter produrre i circuiti, quindi dipendiamo completamente dall’importazione.

 

Come ha anticipato Maurizio, sapevamo sì di dipendere dall’Oriente, ma il diffondersi della pandemia ha sottolineato questo scenario critico.

Come state affrontando questo periodo?

Maurizio: In Eurek, appena notate le prime avvisaglie della crisi, abbiamo iniziato tempestivamente a pianificare le attività anche per tempi molto lunghi – anche per tutto il 2023 – e a organizzare gli acquisti in modo da disporre di scorte di materiale in magazzino.

 

Facciamo il possibile per mantenere i costi stabili oppure, in caso di impossibilità, valutiamo soluzioni alternative insieme al cliente. Se non si trovano componenti alternativi, li sostituiamo modificando il progetto iniziale.

 

Barbara: Monica ha fato un lavoro importante fin dall’inizio. Ha saputo prevedere il periodo critico e ha pianificato quanto possibile, riempiendo il magazzino con quanto possibile per permetterci di lavorare e consegnare le schede elettroniche nei tempi stimati. Dopo due anni, anche le scorte iniziano a calare: quando non riusciamo a reperire un componente o a trovarne uno alternativo, modifichiamo il progetto iniziale. Questo richiede mesi di lavoro e comporta ritardi nelle consegne, però ci consente di portare a termine ogni ordine.

 

Durante i nostri anni di lavoro, abbiamo già vissuto periodi altalenanti: erano momenti nei quali i prezzi si alzavano oppure si allungavano i tempi di consegna. La differenza è che ora il materiale non solo scarseggia, ma inizia proprio a non esserci più. Scarseggia persino dai broker: tempo fa, quando non si riusciva a reperire il materiale dai soliti fornitori, ci si rivolgeva a loro. Ora non si trova nemmeno così.

 

Speriamo che l’Europa si organizzi per essere più indipendente e, per quanto possibile, per produrre alcune materie da sé.

In conclusione

Lo scoppio della pandemia nel 2020 ha segnato l’inizio di una crisi nel settore dei microprocessori: la reperibilità degli stessi e dei loro materiali di costruzione è diventata sempre minore.

 

Molte fabbriche in Oriente, infatti, a causa delle normative di prevenzione di diffusione del virus hanno dovuto ridurre i turni di lavoro o addirittura sospendere le linee produttive. Ciò ha comportato un lack nella produzione di circuiti elettronici.

 

Inoltre, l’obbligo di studiare e lavorare da casa ha fatto esplodere la richiesta di device elettronici, incrementando la domanda di microprocessori.

 

Meno disponibilità di circuiti e una domanda degli stessi sempre crescente: una crisi di mercato era inevitabile. L’augurio di Eurek è che venga implementata la costruzione di nuove fabbriche: solo in questo modo sarà possibile rispondere alla richiesta sempre crescente di circuiti.

Progettazione custom: come Eurek dà vita alle tue idee

Una scheda elettronica innovativa e funzionale apporta nuovi benefici ai propri prodotti, incrementandone la competitività sul mercato. Per poter disporre di un prodotto sicuro è importante affidarne la realizzazione ad una squadra in possesso delle competenze e delle tecnologie idonee.

Sin dalla progettazione, Eurek si impegna a studiare a fondo le esigenze del cliente e a proporre soluzioni che possano garantirgli un prodotto finito perfettamente idoneo. 

Ecco perché Eurek si dimostra un partner ideale a cui affidare la costruzione delle proprie schede elettroniche, sia che si abbiano già le idee chiare in merito al prodotto da realizzare, sia che si stia ancora cercando l’automazione migliore per la propria meccanica. Scopri, in questo articolo, come la progettazione custom di Eurek dà vita alle tue idee.

Di cosa hai bisogno?

Un prodotto finito di alta qualità deve combinare una meccanica eccellente con una parte elettronica intuitiva. In ogni progetto è fondamentale coniugare la complessità della tecnologia avanzata con la fruibilità del prodotto: per farlo, è necessario studiare una scheda elettronica che assicuri all’utente finale un uso quotidiano semplice e di immediato apprendimento.

 

All’interno del team di progettazione di Eurek sono presenti diverse figure caratterizzate da competenze eterogenee: ciò permette la realizzazione di progetti con differenti tecnologie utilizzando svariate tipologie di processori, dai più semplici microcontrollori fino ai più complessi processori multi core.

smaltimento schede elettroniche

Siamo il tuo partner, non il tuo fornitore

Talvolta, il cliente ha già le idee ben chiare per il suo progetto: sa già quali funzioni far svolgere alla scheda elettronica e immagina il suo nuovo prodotto finito.

 

È proprio in questi casi che emerge il ruolo consulenziale di Eurek: l’esperienza maturata durante la realizzazione di diversi progetti consente di suggerire delle opzioni che possono contribuire alla creazione di un prodotto più efficace. Allo stesso modo, le esperienze vissute in anni di attività nel settore permettono agli ingegneri dell’azienda di prevenire errori che potrebbero abbassare il livello di qualità di un progetto: ad esempio, prevenire il posizionamento di un cablaggio in un punto poco pratico oppure consigliando uno specifico componente rispetto ad un altro.

 

Da sempre, Eurek si impegna per suggerire ad ogni cliente le caratteristiche più idonee per il suo progetto, capaci di assicurargli risultati tangibili e di alta qualità. Come le giraffe, gli ingegneri dell’azienda guardano oltre e riflettono su come e da chi verrà utilizzato il prodotto finito, proponendo poi soluzioni capaci di prevenire complicazioni che potrebbero rendere il prodotto poco pratico.

 

Al tuo fianco in ogni momento

A partire dall’ideazione, passando attraverso la fase della progettazione, arrivando fino alla realizzazione del progetto, Eurek si impegna a fornire ai propri clienti schede elettroniche all’avanguardia. Per farlo, mette in campo le sue migliori figure Hardware, Software, Linux Man e di Sviluppo di interfaccia grafica migliori. In alcuni casi, come è successo per la creazione del sistema di sanificazione Zherox®, vengono introdotte altre figure tecniche, ad esempio designer qualificati.

 

Lavorando in sinergia con altri professionisti, il team di Eurek ha la possibilità di confrontarsi con diverse competenze e toccare con mano nuove soluzioni, che possono essere utili nella realizzazione di nuovi progetti. Ad esempio, un sensore che si è rivelato molto efficace in un progetto, può essere suggerito e applicato su un nuovo prodotto, aumentandone la semplicità d’uso.

In conclusione

La progettazione custom è una fase fondamentale per la realizzazione di un prodotto di alta qualità. Per effettuarla al meglio è buona norma affidare la propria idea ad un partner competente ed esperto, in grado di suggerire le migliori soluzioni per lo studio e la produzione della propria scheda.

Un plus è sicuramente fornito dell’esperienza: attraverso di essa è possibile conoscere e vedere soluzioni innovative, che possono essere suggerite poi per nuovi progetti. Ciò, inoltre, permette di prevenire eventuali errori che potrebbero rendere inefficace il prodotto, abbassandone la competitività sul mercato.

Gli anni di ricerca e applicazione di innovazioni svolti nel settore dell’elettronica consentono al team di Eurek di affiancarti in ogni fase della realizzazione della tua scheda elettronica custom: contattaci, siamo pronti per dare vita alle tue idee.

Profilatura in forno: scopri come ridurre gli errori di saldatura

Affidare a dei professionisti la costruzione delle schede elettroniche destinate al tuo business è come affidare a terzi il cuore elettronico della tua attività. In Eurek, ogni fase necessaria per la progettazione e la costruzione della scheda elettronica viene eseguita con la massima cura: ogni step è essenziale per ottenere un prodotto finito perfettamente funzionale ed efficace.

 

Un passaggio fondamentale durante l’assemblaggio della scheda elettronica è la saldatura, durante la quale i diversi componenti vengono posizionati e fissati sul circuito stampato. Questo processo richiede controlli meticolosi: temperature troppo alte potrebbero danneggiare parte degli elementi.

 

In questo articolo, Eurek spiega come ridurre gli errori di saldatura.

smaltimento schede elettroniche

Perchè è essenziale una saldatura efficace?

Una volta collocati i componenti nella loro posizione finale, il prodotto arriva al reparto saldatura. Questo processo è di grande importanza perché assicura un buon collegamento elettrico tra le parti e la corretta stabilità dei componenti sul circuito stampato.

La saldatura può avvenire per mezzo di due forni differenti:

  • Forni vapour-phase: conosciuto anche come processo di saldatura per condensazione, il suo funzionamento si basa su un liquido che, trasformandosi in vapore, salda gli elementi sulla scheda;
  • Forno a rifusione ad aria calda / con azoto: in questo caso, i componenti vengono saldati mediante un ricircolo di aria calda.

In entrambi i casi, però, è importante avere sotto controllo le variazioni di temperatura interne. Sbalzi repentini oppure temperature troppo alte potrebbero rovinare alcuni componenti, rendendo la scheda elettronica inefficace.

Il controllo tramite profilatore termico

Per monitorare il processo di saldatura si utilizza il profilatore termico. In alcuni casi si trova già all’interno del forno, in altri casi è necessario acquistarlo a parte come accessorio esterno. Questo oggetto è composto da sonde che vengono collegate ad un circuito stampato campione, definito tester.  Al termine di una fase di saldatura di circa 6-7 minuti viene prodotto un grafico a curva che illustra i movimenti dei gradi all’interno del forno in relazione alla durata del processo.

 

Grazie a questo file, è possibile capire e verificare quali possono essere i componenti più critici. Su ogni scheda elettronica, infatti, vengono montati componenti di diversa natura: alcuni sono molto più sensibili e richiedono una saldatura eseguita attraverso l’impiego di temperature molto precise.

 

Il report grafico prodotto durante la fase della saldatura viene poi stampato e allegato al verbale di produzione, per mostrare al cliente a quale temperatura e per quanto tempo la scheda è stata saldata.

 

L’importanza del collaudo

Attraverso il collaudo i circuiti elettronici vengono testati in ogni loro parte, al fine di assicurare che il loro funzionamento sia compatibile con quanto previsto dalla progettazione.

 

Scegliere di effettuare il collaudo sulle proprie schede elettroniche permette di verificare immediatamente anche la corretta saldatura delle parti: riesce, infatti, ad intercettare tempestivamente eventuali criticità oppure possibili danneggiamenti dei componenti.

In conclusione

La saldatura delle schede elettroniche è una fase fondamentale del processo di costruzione, tanto breve quanto delicato: temperature troppo elevate oppure tempistiche troppo lunghe potrebbero causare danni ai componenti, compromettendo le funzionalità della scheda stessa.

 

Per questo motivo, l’utilizzo del profilatore termico è fondamentale: questo strumento consente di monitorare i movimenti dei gradi all’interno del forno, riducendo così potenziali errori di saldatura.

 

Vuoi scoprire come dare vita alla scheda elettronica più adatta al tuo business? Contattaci: il team di Eurek è pronto a rispondere a qualsiasi domanda.

Temperatura PCB: scopri quale è il range ideale di mantenimento

I circuiti stampati sono il cuore di ogni dispositivo elettronico. Il loro ruolo permette la conduzione elettrica e la trasmissione dei segnali digitali tra i diversi componenti elettronici collocati su di essi.

 

Dal loro corretto mantenimento dipende il funzionamento e l’affidabilità della scheda elettronica finita: per questo, è necessario controllare con estrema cura lo stato di ogni circuito, dal momento della consegna da parte del fornitore fino al completamento della scheda elettronica.

 

In questo articolo, Eurek ti spiega qual è il range di temperatura ideale per il mantenimento dei PCB.

PCB su misura

Integrità dei PCB

I primi controlli dello stato di un PCB avvengono al momento della consegna da parte del fornitore.

 

Innanzitutto, è fondamentale assicurarsi che i circuiti stampati siano stati correttamente conservati in buste sottovuoto. Ogni circuito, infatti, presenta una parte di finitura in oro o argento che, venendo a contatto con l’aria, può iniziare a deteriorarsi o a ossidarsi, compromettendo l’opportuno funzionamento della scheda elettronica.

 

In secondo luogo, si effettuano delle verifiche sul data code. Su ogni circuito stampato si trova incisa la data di produzione che, al momento del controllo, non deve essere antecedente ai ventiquattro mesi. Un circuito prodotto da molto tempo può aver subito danni causati da uno stoccaggio non ottimale.

 

Infine, viene eseguito un minuzioso controllo visivo dell’integrità fisica dei PCB. Si verifica che i circuiti presentino le finiture in oro o in argento commissionate, che non siano opache, scure o malmesse. Nel caso in cui vengano rilevate leggere anomalie estetiche, è possibile procedere con una rettifica attraverso il forno di baking.

Il forno di baking: cos’è e come funziona

Il circuito stampato costituisce le fondamenta della scheda elettronica: se questo componente non è in grado di offrire il massimo delle potenzialità, la scheda elettronica finita non potrà mai essere prestante. Per questo motivo, quando un circuito rivela qualche leggera anomalia, si mette in atto un rework volto a ripristinarne la completa efficacia.

 

In Eurek, la rettifica delle irregolarità avviene attraverso un forno di baking. Il suo funzionamento a ventilazione forzata di aria calda consente all’umidità in eccesso di uscire lentamente dal circuito stampato, senza causare danni alla finitura. Mediante un ciclo di essiccazione di alcune ore, è possibile recuperare le corrette caratteristiche chimiche del PCB.

 

Mantenimento e conservazione

I circuiti elettronici sono molto sensibili agli agenti atmosferici e vanno protetti e stoccati con cura. Una volta terminati i controlli necessari, è importante riporre adeguatamente in un armadio a umidità controllata. Per non compromettere il funzionamento del circuito stampato, il tasso di umidità al suo interno raggiunge massimo il 10%.

 

Un ambiente eccessivamente umido, infatti, può compromettere l’integrità dei PCB. Nei metalli preziosi esposti all’aria umida può verificarsi una reazione per cui gli ioni metallici si legano agli atomi di ossigeno, creando ossido: una reazione capace di danneggiare parti della scheda elettronica.

In conclusione

Il controllo dello stato dei PCB è un passaggio fondamentale della realizzazione di una scheda elettronica. Consente di rilevare eventuali anomalie e di procedere con la loro rettifica prima di dare inizio al montaggio dei componenti sul circuito stampato.

 

Eurek desidera offrire ai propri clienti schede elettroniche di alta qualità: per questo, le verifiche e lo stoccaggio dei PCB vengono eseguite con meticolosa attenzione. Se sei alla ricerca di un partner attento ai dettagli, contattaci: siamo pronti per dare forma alle tue idee.

Progettazione hardware: scopri tutte le fasi del processo

Quando pensiamo a una scheda elettronica, nella maggior parte dei casi la nostra mente vola nell’immediato a quell’oggetto generalmente verde, di dimensioni più o meno elevate e dotato di molteplici elementi montati sopra di esso. In realtà, la produzione fisica di questo elemento è solo la fase finale di un lungo processo che prende il via con la progettazione hardware. Che cosa intendiamo con questo termine, perché è una fase essenziale nella realizzazione della scheda elettronica e, soprattutto, come viene eseguita in Eurek? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Assemblaggio PCB

Perché la progettazione hardware è così importante?

La progettazione hardware, o progettazione PCB, acronimo che deriva da Printed Circuit Board (circuito stampato), permette di definire fin dal principio le caratteristiche e le funzioni della scheda elettronica che verrà prodotta in un secondo momento. L’obiettivo è quello di realizzare il progetto di un prodotto che dovrà avere le seguenti caratteristiche:

  • Essere allineato all’ambito in cui verrà integrato;
  • Garantire prestazioni sempre al top;
  • Rispettare il budget definito dal cliente.

Proprio perché è necessario raggiungere tutti questi obiettivi per dare vita a una scheda elettronica che diventi il valore aggiunto dei tuoi prodotti, è necessario che la progettazione hardware venga eseguita da un team di esperti: i professionisti del settore, dotati del know-how e dell’esperienza maturata in anni e anni di lavoro, determineranno i materiali, i componenti, i collegamenti per dare vita a una scheda elettronica che abbia tutte le carte in regola per soddisfare le tue esigenze e quelle dei tuoi clienti.

 

Siamo il tuo partner aziendale, non il tuo fornitore

Un caffè. Ecco come prende il via la progettazione hardware da Eurek: tazzina di caffè fumante in mano, ci incontriamo con il tuo team attorno a un tavolo per confrontarci sugli obiettivi che intendete raggiungere con la realizzazione della scheda elettronica. Il nostro scopo è conoscere nel dettaglio la tua azienda, le sue esigenze, le sue particolarità per definire quali saranno gli elementi imprescindibili della progettazione. Per farlo, è necessario costruire un rapporto umano (prima ancora che professionale), che ci permetta di entrare nella tua realtà, vivere la tua quotidianità e le problematiche che incontri ogni giorno. A partire da queste informazioni, capiremo i contesti in cui la scheda elettronica verrà inserita e tutte quelle informazioni essenziali per produrre, in seguito, un progetto funzionale, efficace e rispettoso dei tempi e del budget designati.

 

In tutto questo processo camminiamo al tuo fianco: ci piace definirci il tuo “partner aziendale”, prima che un fornitore di servizi, perché ogni parola, ogni confronto, ogni caffè è, anche per noi, un motivo di crescita.

Dai tuoi obiettivi alla scelta dei componenti

Con una consulenza preliminare abbiamo definito i tuoi obiettivi: ecco, quindi, che il reparto che si occupa di PCB su misura procede con la scelta dei componenti che caratterizzeranno il circuito stampato. In base all’ambito in cui verrà inserita la scheda elettronica, il progettista sceglierà il materiale e organizzerà lo stack-up, ossia l’ordine secondo il quale verranno impilati i laminati che compongono un PCB multistrato (normalmente, si parla di 4, 6 o 8 strati). Questa è una fase molto importante: da un lato, la scelta dei materiali, come la vetronite ramata (fiberglass), permette di coniugare l’elevata resistenza nel tempo con prestazioni brillanti; dall’altro lato, la distribuzione degli strati e la distanza tra essi è essenziale per evitare problemi di emissioni e di suscettibilità ai disturbi.

 

In questa fase vengono definite anche le dimensioni del prodotto e determinate caratteristiche fisiche che dovranno essere rispettate. È a questo punto che l’ufficio acquisti o il reparto di progettazione stesso procede con la ricerca e il reperimento dei materiali.

 

Il collegamento dei componenti elettronici

La fase successiva alla scelta dei materiali ha a che fare con ciò che viene definito “schematico”: per il progettista, è il momento di disegnare una rappresentazione dello schema elettrico, in cui sono presenti i simboli standard dei vari componenti elettronici collegati tra loro a livello logico. È a partire da questo schema che si passa allo sbroglio, operazione che può essere eseguita in maniera manuale o semiautomatica per mezzo del CAD (Computer Aided Design) . Il cuore di questo step è sempre il collegamento dei componenti , che però ora avviene fisicamente, tenendo in considerazione la larghezza e la lunghezza delle piste elettroniche, che devono essere precise al decimo di millimetro. Si procede quindi con la verifica delle regole preimpostate attraverso il CAD e con la realizzazione di campionatura e prototipazione per individuare tempestivamente eventuali problematiche. Una volta che il progetto è completo, si arriva alla fase clou del lavoro: la produzione della scheda elettronica.

Prima della consegna della scheda elettronica

La progettazione della scheda elettronica si conclude in questa fase: il progetto viene preso in carico dal reparto di produzione che si occupa di renderlo realtà. Ma la figura del progettista, anche a termine di questo processo, risulta ancora importante: è questo professionista a occuparsi della prima accensione della scheda elettronica, con la quale è possibile valutare se sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati e, quindi, se il prodotto finale è performante e allineato con il settore di appartenenza e con il budget delineato nell’incontro preliminare.

 

In conclusione…

È a partire dalla progettazione hardware che viene concepita la scheda elettronica migliore per le tue esigenze. Ecco perché questa fase è particolarmente delicata e dev’essere svolta, step by step, in maniera super accurata. Infatti, non si tratta solo di individuare le caratteristiche del circuito stampato, ma anche di realizzare il progetto di una scheda elettronica che possa divenire fonte di nuovo guadagno e nuova visibilità per la tua azienda.

 

Hai voglia di prendere un buon caffè fumante con il nostro team? Contattaci: saremo lieti di conoscere la tua realtà e camminare al tuo fianco.

Il mercato dei display: un mondo in continua evoluzione

Il display è una componente elettronica composta da due lastre di vetro trasparente, trattate e separate da un fine strato di cristalli liquidi, soggette a una tensione elettrica controllata. Questo elemento è fondamentale all’interno di molti progetti in quanto permette agli utenti di interagire visivamente con una macchina, che sia un computer o un qualsiasi altro strumento informatico, attraverso rappresentazioni testuali e grafiche.

 

A differenza della maggior parte delle componenti elettroniche, che hanno modo di vivere molto più a lungo sul mercato, i display seguono un percorso diverso: le aziende che producono i cristalli, infatti, non sono molte e adattano la loro produzione a seconda dei prodotti maggiormente richiesti in quel periodo.

 

Per questo motivo, è essenziale essere in grado di riadattare i propri software ai formati in circolazione al momento della realizzazione o dell’aggiornamento di un progetto. In questo articolo, Eurek ti spiega come affronta il mercato dei display e questo settore in continua evoluzione.

mercato dei display

Sostituzione del display: quali difficoltà si possono riscontare?

 

Il display è uno degli elementi che più caratterizza un prodotto, per questo la sua sostituzione impatta sul progetto di base e richiede particolari attenzioni da parte di chi se ne occupa.  Le problematiche che si possono riscontrare al momento del cambio del display, infatti, sono diverse.

 

Innanzitutto, non è semplice trovare un modello perfettamente identico a quello scelto al momento della realizzazione del progetto: nei vari prodotti presenti sul mercato può variare il tipo di alimentazione, il collocamento degli ingressi, l’interfaccia grafica, la risoluzione dello schermo oppure il tipo di orientamento.

 

Anche la meccanica varia a seconda del modello: ad esempio, un display dello stesso numero di pollici di quello presente sulla macchina può comunque non funzionare su una componente di connessione è stata posizionata diversamente rispetto al display precedente, questo lo renderebbe non compatibile con la cornice che era stata progettata inizialmente. Ciò accade perché ogni azienda adatta la propria produzione alle esigenze che il mercato manifesta in quel dato periodo.

 

Proprio per questo, è importante affidare il proprio progetto a realtà composte da competenze eterogenee, capaci di riadattare il software, l’hardware, la meccanica e l’interfaccia della tua scheda elettronica: grazie a ciò, nonostante la scarsa disponibilità di modelli compatibili disponibili, sarà possibile effettuare una corretta sostituzione del display.

mercato dei display

Il mercato consumer: un mondo che segue le tendenze

 

Il mercato consumer, come suggerisce il termine, si riferisce a tutti quei prodotti destinati al consumo di massa. La produzione dei cristalli liquidi, infatti, è fortemente influenzata da questo tipo di mercato: è proprio per questo motivo che la disponibilità di ogni tipologia di prodotto è così volubile. Ogni azienda produttrice, per poter rispondere alle esigenze del mercato del momento, modifica le proprie linee di produzione e le orienta nella stessa direzione del mercato.

 

Ad esempio, se si verifica un aumento della richiesta di display a 10 pollici, la maggior parte di aziende produttrici modificherà le linee dei propri stabilimenti volgendole sulla produzione di schermi a 10 pollici. Ciò comporta che le realtà più piccole, dove non ci sono molti volumi di richiesta, si debbano adattare a fare scelte oculate e che osservino il mercato in prospettiva: all’inizio di ogni progetto, è importante capire quali prodotti consentiranno nel futuro di trovare dei sostituti compatibili.

 

Chiaramente, essendo desinato ai consumi di massa, il mercato consumer è molto volatile: i modelli display di questa tipologia, infatti, hanno una vita ragionevole di circa 3 anni.

 

Un esempio rappresentativo sono gli schermi degli smartphone: ogni due o tre anni circa il formato medio del display cambia. Questo accade non perché i display presentino dei difetti o cambino le esigenze, ma tanto più perché ogni produttore di smartphone cerca di creare un prodotto unico ed esclusivo per dominare il mercato. Le aziende di cristalli liquidi, di conseguenza, adattano la loro produzione al formato più richiesto in quel periodo: si può dire, quindi, che la produzione di display si adatti alle tendenze del momento.

 

Un altro esempio classico è il caso PSP (Play Station Portable), ovvero la prima PlayStation portatile prodotta da Sony nel 2004. Questa console di gioco portatile era composta da un luminoso display da 4,3″ in formato 16:9 e da otto pulsanti di azione. Questo prodotto fu così apprezzato e richiesto che la maggior parte di aziende produttrici di cristalli liquidi si orientarono verso la fabbricazione di schermi in formato 4,3”, per potersi proporre a Sony come fornitori di display per la produzione o la riparazione dell’amata console portatile.

In conclusione

 

Le aziende che producono cristalli liquidi sono poche e adattano le loro linee produttive ai modelli maggiormente richiesti dal mercato in quel momento. Ciò comporta che la disponibilità di specifici modelli e formati di display si modifichi drasticamente nel corso di pochi anni.

 

Per questo motivo è importante affidare il proprio progetto ad una realtà capace di guardare il mercato con sguardo lungimirante: poter comprendere in anticipo quali formati potranno ancora trovare degli equivalenti in commercio al momento della sostituzione del display originale permetterà di riadattare solo parte del progetto, senza doverlo ricominciare da capo. Sei alla ricerca di un partner affidabile che si occupi della progettazione e della realizzazione del tuo progetto? Contattaci: il team di Eurek è a tua disposizione per ascoltare ogni tua idea.

Progettazione software su misura: quali sono i passaggi? Scoprilo

La progettazione di un programma software è una mansione complessa: richiede particolare attenzione verso le richieste ricevute, precisione nella realizzazione del programma e un’efficace analisi dei requisiti che dovrà soddisfare.

 

Per realizzare un progetto di alta qualità è necessario conoscere a fondo la realtà del cliente, le sue esigenze e necessità. Per questo motivo, il team di Eurek dà inizio alla progettazione del software solo in seguito ad un’attenta fase di conoscenza e consulenza preliminare.

 

Per dare vita ad un software su misura, però, è necessario inoltre saper proporre soluzioni specifiche per un singolo prodotto. Ecco perché Eurek è riconosciuta per essere partner e non solo fornitore: scopri, in questo articolo, quali sono i passaggi per la progettazione di software su misura in Eurek.

Progettazione software

Su misura

In Eurek, la progettazione di software su misura avviene principalmente in quattro momenti: analisi delle specifiche, apporto creativo, attività esecutiva e continuous integration. Spesso viene seguita presso la nostra azienda anche la fase di progettazione hardware, quindi, le fasi di entrambi i progetti proseguono in parallelo. Ma scopriamo ora ogni momento nel dettaglio.

 

#1: Analisi delle specifiche

La fase di progettazione del software inizia con un’attenta analisi delle specifiche fornite dal cliente, il cui scopo è definire quali funzionalità il prodotto dovrà possedere e di quali requisiti dovrà essere in possesso.  

 

Al termine, si prosegue con l’acquisizione del dominio di applicazione. Questa procedura è volta alla definizione delle specifiche del software e del contesto nel quale dovrà inserirsi. Solo comprendendo a fondo le circostanze nelle quali il sistema dovrà operare sarà possibile stabilire quali caratteristiche dovrà avere per potersi integrare al meglio.

 

Per fare ciò, è importante approfondire molto le logiche di funzionamento attraverso osservazioni sul campo oppure interviste al cliente e ai consumatori. Durante l’approfondimento emergono dei requisiti nascosti, ovvero funzionalità che possono essere aggiunte tramite il controllo elettronico al prodotto per renderlo più fruibile.

 

L’apprendimento delle specifiche, unito alla conoscenza del dominio e ai requisiti nascosti, fornisce le basi per procedere con il processo creativo.

#2: Apporto creativo

A questo punto, inizia una nuova attività consulenziale durante la quale si effettua una valutazione delle potenzialità tecnologiche del prodotto per aggiungere innovazione e valore allo stesso. Ogni modifica sul progetto viene discussa insieme al cliente, guidandolo verso la scelta degli upgrade che maggiormente potrebbero portare beneficio al prodotto.

 

All’interno di questa fase emerge particolarmente il ruolo consulenziale di Eurek, che fa di sé un partner e non un fornitore. Gli ingegneri dell’azienda si impegnano per suggerire ad ogni cliente le caratteristiche più idonee per il suo progetto, capaci di assicurargli un prodotto finito fruibile ed efficace.

 

#3: Attività esecutiva

Una volta raccolte tutte le informazioni necessarie, decise le caratteristiche che il software dovrà avere e delineate le linee essenziali della struttura del prodotto, si inizia con lo sviluppo del software. Gli ingegneri di Eurek codificano una prima versione del software su un simulatore, che è un apparecchio che simula l’attività che svolgerà la macchina finita. In questo modo, il cliente può vedere fin da subito il funzionamento del software, dare i suoi feedback e proporre delle modifiche. A mano a mano che il sistema viene ottimizzato diventa sempre più elaborato: si procede in questo modo finché non si raggiunge la versione approvata dal richiedente. Tale versione viene quindi inserita sul prototipo del prodotto: confermato il funzionamento dell’integrazione, si procede con l’invio del software all’acquirente.

 

Un valore fondamentale per Eurek è la trasparenza: per questo, insieme al software vengono inviati anche i codici sorgente, necessari per modificare l’operato a progetto finito.

#4: Continuous integration

Al giorno d’oggi, la tecnologia avanza molto più rapidamente rispetto al passato. Attraverso il software, è possibile aggiornare con nuove funzionalità ogni macchina anche quando è già presente sul mercato. Ecco perché è corretto pensare che un prodotto non sia mai realmente terminato: per anticipare le tendenze in fatto di innovazione tecnologica, è fondamentale effettuare aggiornamenti periodici del sistema. Il continuous integration, quindi, è un processo fluido che segue l’evolvere della macchina e risponde alle esigenze che si manifestano durante l’utilizzo della stessa.

 

Conclusione

La progettazione del software è una fase molto delicata della realizzazione di una scheda elettronica. Da Eurek, ogni prodotto viene realizzata su misura: le informazioni raccolte durante la fase di analisi, unite alle competenze del team, danno vita a software customizzati unici ed efficienti.

 

Stai cercando un partner a cui affidare la tua idea? Contattataci e raccontaci la tua idea, il personale di Eurek studierà insieme a te la soluzione migliore per concretizzarla.

Profilatore termico: come funziona per le schede elettroniche?

Per realizzare prodotti di alta qualità, è fondamentale eseguire ogni fase del progetto con la massima cura.

La creazione di una scheda elettronica richiede diversi passaggi. Innanzitutto, si procede con la progettazione del prodotto: il disegno deve essere preciso e dettagliato, completo di tutti gli elementi che andranno collocati sulla scheda elettronica durante la fase di montaggio. In seguito, si assemblano manualmente i componenti o per mezzo di macchine automatiche.

Successivamente, si procede con la saldatura : questo processo è molto delicato e, se non eseguito con le dovute attenzioni, creerà dei prodotti difettosi. L’impiego di un profilatore termico consente di monitorare le temperature presenti all’interno del forno, ottenendo così una saldatura priva di errori.

In questo articolo, Eurek ti spiega nel dettaglio come funziona il profilatore termico per le schede elettroniche.

Profilatore termico

Cos’è il profilatore termico?

Per monitorare l’andamento della temperatura all’interno dei forni di saldatura si utilizza un profilatore termico. Questo oggetto può trovarsi già all’interno del forno, come accade nei modelli più recenti, oppure può essere acquistato come accessorio esterno da diversi fornitori.

 

Il profilatore è composto da alcune sonde che vengono collocate all’interno del forno su un circuito stampato campione, che è un circuito da rottamare impiegato come tester. Effettuare delle prove su degli oggetti concreti consente di verificare l’efficacia del processo di saldatura.

In Eurek, la saldatura avviene per mezzo di forni vapour-phase, ovvero forni che funzionano per mezzo di un liquido che, trasformandosi in un vapore, salda gli elementi sul circuito: si inserisce al loro interno la scheda elettronica con i componenti appoggiati sopra, si chiude il forno e si procede con la fase di saldatura. Questa operazione richiede di media circa 6/7 minuti, al termine dei quali si ottiene un prodotto accuratamente saldato.

Come funziona?

All’interno di ogni scheda elettronica sono presenti diversi elementi che richiedono un determinato processo di saldatura: tutte le specifiche sono indicate sul datasheet, ovvero la documentazione che riassume le caratteristiche di ogni componente.

 

In primis, è essenziale verificare che il forno utilizzato possa monitorare con efficacia la fase prevista. In seguito, si procede con la saldatura su una scheda elettronica campione. Al termine, è importante controllare con attenzione il file PDF prodotto dal profilatore: al suo interno è presente un grafico con una curva, che riporta tutte le informazioni riguardanti le variazioni di temperatura del forno e le relative tempistiche.

 

Rispetto ad un forno a rifusione, realizzare la profilatura utilizzando un forno vapour-phase è molto più semplice: la tecnologia di cui è composto è molto omogenea e riesce a saldare efficacemente diverse tipologie di componenti. Sia che si tratti di componenti piccoli, sia di componenti di grandi dimensioni oppure di elementi con sensibilità molto diverse tra loro, le dimensioni compatte del forno vapour-phase consentono un controllo molto più minuzioso delle variazioni di temperatura al suo interno. Grazie a questa caratteristica, non è necessario realizzare un profilo per ogni scheda elettronica: si può creare un profilo standard e utilizzarlo per diversi prodotti.

Perché è importante eseguire una saldatura precisa?

Indipendentemente dalla buona riuscita o no del processo di saldatura, alla vista i componenti appaiono ben fissati sul circuito stampato. Durante la fase della campionatura, però, si palesano i difetti causati da una fase di saldatura non efficace: in questo caso, la scheda elettronica risulterà non funzionante e dovrà essere rottamata. 

 

L’ispezione ottica automatica AOI consente di controllare il corretto montaggio dei componenti, intercettando di conseguenza la presenza di stagno in eccesso. Grazie a ciò, è possibile correggere eventuali imperfezioni o rottamare le schede che presentano difetti. Consegnare al cliente una scheda non saldata correttamente significherebbe fornire un prodotto che, con molte probabilità, smetterebbe di funzionare dopo poco tempo.

 

In conclusione

Il processo di saldatura delle schede elettroniche è relativamente breve ma molto delicato.  Per questo motivo, monitorare questa fase per mezzo di un profilatore termico è essenziale: consente di verificare minuziosamente le variazioni di temperatura all’interno del forno, rivelando l’efficacia della saldatura.

 

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Progettazione PCB: ecco le principali fasi seguite da Eurek

La progettazione PCB è una fase complessa ma fondamentale per la realizzazione di una scheda elettronica: a partire dal Printed Circuit Board (o circuito stampato) è possibile dare vita a un prodotto idoneo all’ambito in cui verrà inserito, che garantisca prestazioni elevate e che rispetti il budget del cliente. Per raggiungere tutti questi obiettivi, è necessario affidarsi a chi, quotidianamente, svolge questo lavoro: sarà la figura del progettista a determinare il materiale, i componenti, i collegamenti e a fare in modo che il circuito stampato si riveli performante. Ecco come il team di Eurek affronta questa fase così delicata per ottenere la scheda elettronica perfetta.

Schede elettroniche custom

#1 La consulenza preliminare: qual è la tua idea?

Per avviare una progettazione PCB che si riveli proficua, è fondamentale conoscere esattamente l’idea che sta alla sua base. Ecco perché i lavori prendono il via sempre con una consulenza: davanti a un caffè, ci puoi raccontare qual è il tuo obiettivo e in quale contesto verrà inserita la scheda elettronica. A partire da queste informazioni, potremo elaborare un progetto personalizzato per la tua azienda: faremo in modo che il circuito stampato che sta alla base di tutto presenti caratteristiche in linea con le funzioni e le dimensioni dei tuoi prodotti e, non per ultimo, con il budget che hai deciso di destinare. Avendo le idee chiare fin dal principio, potremo accorciare i tempi di progettazione e il prodotto finale si presenterà funzionale ed efficace.

 

#2 La scelta dei componenti: dimensioni, materiali e funzionalità

Una volta compreso quali finalità avrà la scheda elettronica, il nostro team che si occupa di PCB su misura procede con la scelta dei componenti. Si tratta di una fase molto delicata: i componenti, infatti, devono rispettare determinate dimensioni e caratteristiche fisiche (soprattutto quando la scheda elettronica viene installata su apparecchi di piccole dimensioni), soddisfare esigenze e specifiche funzioni e il budget messo a disposizione.

 

Per quanto riguarda il materiale, generalmente viene utilizzata la vetronite ramata, definita anche Fiberglass, in quanto piastra di fibra di vetro ricoperta da un sottile strato metallico. Questo materiale si distingue per la sua resistenza nel tempo e per le sue elevate prestazioni.

 

A seconda delle frequenze e dalle correnti presenti in ogni scheda elettronica, è importante selezionare laminati dotati di specifiche caratteristiche. È compito del progettista scegliere il materiale più opportuno e organizzare lo stack-up, ovvero l’ordine secondo il quale vengono impilati i laminati che compongono un PCB multistrato. In Eurek, vengono spesso utilizzati 4, 6 o 8 strati. La distribuzione dei layers e le distanze tra di essi determina l’impedenza dei segnali coinvolti ed è essenziale per evitare problemi di emissioni e di suscettibilità ai disturbi.

 

Una volta individuate le caratteristiche dei componenti, si procede con la ricerca degli stessi, che viene eseguita dall’ufficio acquisti o dal reparto di progettazione.

#3 La stesura dello schematico

Una volta decisi i componenti, si procede con la stesura dello schematico. Durante questa fase, il progettista disegna una rappresentazione dello schema elettrico. Al suo interno, sono presenti i simboli standard dei vari componenti elettronici collegati tra loro a livello logico.

 

È fondamentale redigere uno schema facilmente leggibile: in questo modo gli altri reparti, ad esempio il collaudo, possono capire in pochi secondi il funzionamento di quella specifica scheda elettronica.

 

#4 I collegamenti dei componenti: al via lo “sbroglio”

Dopo aver acquisito i componenti, il team di progettisti procede con la definizione della loro posizione e dei loro collegamenti per mezzo di piste elettroniche. Ciò può avvenire in maniera manuale o semiautomatica guidata dal CAD (Computer Aided Design). A partire dallo schematico redatto nella fase precedente si passa così alla fase di sbroglio (o sbrogliatura), che riguarda il collegamento fisico dei componenti. In questo processo è necessario considerare le linee a bassa e alta velocità: maggiore corrente dovrà portare una linea, maggiori saranno le dimensioni della pista e viceversa. Oltre alla larghezza, è importante tenere conto anche della lunghezza: in alcuni casi, le linee dati devono avere esattamente la stessa lunghezza, precisa al millimetro, per fare in modo che il circuito funzioni alla perfezione.

 

#5 Una doppia fase di verifica: prima e dopo la produzione

Terminata anche la fase di sbroglio, attraverso l’impiego del CAD il reparto di progettazione PCB verifica che tutte le regole impostate, ossia i parametri della scheda elettronica, siano corretti. Sulla base di questi dati verranno poi realizzati sia i file da consegnare alla ditta esterna che consegnerà il PCB, sia i file destinati al reparto di assemblaggio che si occuperà della produzione della scheda elettronica.

 

Quando la scheda elettronica è stata assemblata, il team di progettisti interviene nuovamente: spetta proprio a queste figure la sua prima accensione. In questa fase, viene verificato che la scheda elettronica rispetti tutte le caratteristiche stabilite in fase di progettazione e si riveli quindi semplice, funzionale e performante.

assemblaggio schede elettroniche

In conclusione

La realizzazione di una scheda elettronica duratura nel tempo e non solo funzionante, ma anche funzionale, passa inevitabilmente dalla progettazione PCB: da Eurek, ogni progetto viene creato su misura, in modo tale che rispetti il prodotto su cui verrà inserita la scheda elettronica, ma anche l’idea e il budget del cliente.

 

Desideri conoscere meglio la nostra attività e scoprire cosa possiamo fare per te? Contatta il nostro team: saremo lieti di parlare di come rendere realtà il tuo progetto davanti a un buon caffè.

Microprocessori: cosa sono e come funzionano? Scoprilo con Eurek

La scheda elettronica è un componente hardware presente in diversi oggetti di uso quotidiano, grazie ai quali possiamo ad esempio effettuare una telefonata dallo smartphone, utilizzare il tablet oppure lavorare sul computer d’ufficio. 

 

Ogni azione svolta dalla scheda elettronica viene guidata da un microprocessore. Ma, nello specifico, cos’è questo componente e quali compiti svolge? Secondo quali canoni viene scelto il microprocessore giusto? In questo articolo, Eurek ti svela cosa sono e come funzionano i microprocessori.

Assemblaggio PCB

Cos’è un microprocessore?

Quando si parla di microprocessore ci si riferisce ad un circuito elettronico costituito da uno o più circuiti integrati, definiti anche microchip, dedicato all’elaborazione di istruzioni e informazioni. La possibilità di disporre in un unico spazio i transistor, che sono l’elemento principale del chip, e i conduttori, che sono i circuiti che trasferiscono la corrente elettrica da un componente all’altro, consente di racchiudere tutta la potenza del processore in un componente dalle dimensioni molto ridotte. Per poter funzionare al meglio, il microprocessore necessita di alcune integrazioni esterne al chip, quali la memoria RAM o le periferiche di ingresso e uscita.

 

Talvolta, nella progettazione di schede elettroniche a cui sono richieste un numero ridotto di funzioni, viene preferito l’impiego di un microcontrollore. In questo caso, tutti gli elementi atti alla sua corretta operatività vengono riuniti all’interno di un unico chip, compresa la memoria per il programma e periferiche di temporizzazione e comunicazione. Da questa struttura ne deriva che le capacità di calcolo siano più ridotte e le frequenze siano più basse, comunemente dai 50 ai 300 MHz.

microprocessori

Esistono altre differenze tra microprocessore e microcontrollore?

Come abbiamo anticipato, le capacità dei microcontrollori sono più limitate, per questo motivo vengono inseriti in schede elettroniche alle quali è richiesto lo svolgimento di un piccolo insieme di funzioni molto specifiche, ad esempio durante la progettazione di antifurti o regolatori di luminosità. Al contrario, i microprocessori possono essere impiegati per effettuare elaborazioni più complesse su grandi quantità di informazioni, come ad esempio accade all’interno di dispositivi quali computer o smartphone. Per questo motivo, l’impiego energetico richiesto dal microprocessore è nettamente maggiore rispetto a quello utilizzato dal microcontrollore.

 

La differenza principale tra i due componenti, comunque, risiede proprio nelle loro capacità: un microprocessore può eseguire varie operazioni per diversi compiti; contrariamente, il microcontrollore è orientato al disbrigo delle stesse mansioni preventivamente definite dall’utente per tutto il ciclo di vita.

Come scegliere il microprocessore?

La scelta del microprocessore più idoneo per un progetto, in Eurek, avviene in più fasi. Innanzitutto, si definiscono le mansioni che la scheda elettronica dovrà svolgere, come supportare un’interfaccia grafica oppure un sistema operativo. In secondo luogo, si confrontano i prezzi dei processori consigliati al fine di proporre al cliente una soluzione efficace che resti in linea con il suo budget. Infine, si stabiliscono le performance che sono richieste al microprocessore e la capacità di memoria di cui dovrà disporre. Seguendo questi step, è possibile individuare il microprocessore (o microcontrollore) più adatto al progetto in questione.

 

Per rispondere alla necessità di disporre di schede elettroniche altamente performanti, Eurek ha scelto di utilizzare processori dedicati per schede embedded, ossia microprocessori in grado si combinare consumi ridotti con performance ottimali: si trovano solitamente all’interno di telefoni cellulari o tablet, il più diffuso è il processore della famiglia ARM Cortex. Questi sistemi elettronici sono progettati appositamente per un determinato utilizzo, ovvero non riprogrammabili dall’utente per altri fini. Per tale motivo, in fase di progettazione viene previsto un programma che coordina le periferiche di comunicazione in entrata o in uscita collegate al microprocessore. Quest’ultime sono dedicate al raccoglimento, allo smistamento e alla memorizzazione delle informazioni che verranno poi utilizzate per creare dei registri in cui verranno catalogati tutti i dati processati.

microprocessori
Reperibilità materiale

Conclusione

Il microprocessore è un componente essenziale della scheda elettronica in quanto ne determina il corretto funzionamento e la qualità delle performance.

Hai dubbi su quale soluzione adottare per il tuo progetto? Non c’è problema, in Eurek ci occupiamo di tutto noi. Contattaci e spiegaci la tua idea, sarà il nostro team specializzato ad individuare il microprocessore migliore per dare vita al tuo progetto!